GIN AWARDS ’23: and the winner is… il gin!

Con la proclamazione dei vincitori dei GIN AWARDS si è chiusa l’undicesima edizione di theGINday, l’evento italiano più amato che mette sempre il gin al centro del suo format.

La grande novità dell’undicesima edizione di theGINday, l’appuntamento organizzato e ideato da Bartender.it, è stata il debutto dei GIN AWARDS, i premi ai migliori gin, giudicati tra cinquanta referenze candidate e assaggiate secondo il metodo “blind test” da una giuria di esperti tra professionisti del settore beverage come bartender, sommelier, produttori, degustatori, giornalisti, designer, chef, influencer e talent food.
Un successo che si è riscontrato tanto negli occhi del pubblico – sempre incuriosito dalle storie di successo alternatesi di premio in premio sul palco della manifestazione – quanto in quelli di chi ha trionfato nella propria categoria: un entusiasmo genuino e sano, in cui è venuto fuori tutto l’orgoglio che nasce dal giusto riconoscimento per il buon lavoro svolto.  Nonostante infatti fosse solo la prima edizione, la notorietà del marchio “theGINday” abbinata all’autorevolezza che Bartender.it ha saputo costruirsi negli anni hanno reso i vincitori entusiasti come capita soltanto in occasione della vittoria di premi di grande valore reputazionale e simbolico.

Tutti i premi. Ad aggiudicarsi il titolo di Best Italian Gin è l’Elite di Gin Milano Elite, ispirato alla città di Milano, “un distillato di pregio che celebra eleganza e bellezza”. Sul podio, al secondo posto il Gin Tabar Bergamotto di Casoni Fabbricazioni Liquori, al terzo posto, il Maxi Miliian Gin di Maxi Milian. Il Best International Gin incoronato dalla giuria è il Glendalough Wild Botanical Gin di Coca Cola HBC, “un gin straordinario realizzato con piante selvatiche raccolte nelle montagne intorno alla distilleria”. Al secondo posto Bareksten Botanical di Onesti Group, al terzo Fords Gin di Compagnia dei Caraibi. Per il Best Idea/Concept, riconoscimento dedicato al servizio del gin, la medaglia d’oro è andata all’Enfleurage Gin di Enfleurage, giudicato “profumato, storico, artistico, in grado di raccontare e reinventare una fascinosa vicenda ottocentesca legata a Maria Luigia d’Austria”. Al secondo posto nella categoria il 585.5 Miles di Pedro Ferreira, sul podio anche Prebugin di Brainfusion. Infine il Best Packaging è di Xamorfos di Distill Hub, il cui formato della bottiglia “non permette di applicare un’etichetta adesiva che non faccia le pieghe sul lato curvo: da cui la decisone di non incollarla e assicurarla con un paio di elastici di caucciù riciclato”. In seconda posizione Saigon Baigur di Compagnia dei Caraibi, in terza il Fabbri dry gin dell’omonima azienda.

I GIN AWARDS hanno dunque rappresentato un riconoscimento di alto valore professionale, in quanto assegnati da esperti del settore a colleghi altrettanto qualificati. A giochi fatti, sarà importante scoprire come essi possano costituire un valido strumento di promozione per i vincitori diventando – in un mercato in costante evoluzione – un trampolino di lancio per il successo e la reputazione dei migliori gin presenti.
La seconda edizione dei GIN AWARDS è già in cantiere; nel frattempo, i gin premiati si godono il meritato successo ottenuto!

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