Bar Convent 2023: lo sguardo di Bartender.it

A Berlino, 3 giorni di fiera per ribadire l’importanza di un approccio business-oriented come motore per il settore beverage. La mixology internazionale si distingue per serietà e professionalità

Per il circuito internazionale del mondo mixology, beverage e liquori & spiriti, ottobre fa rima con BCB – Berlin Bar Convent. Puntuale, anche in questo 2023, è dunque arrivata la kermesse mitteleuropea, punto di riferimento assoluto per l’intero settore.
Bartender.it è andata a Berlino e qui proviamo a fare il punto su quanto emerso.

In primo luogo, è stata l’organizzazione dell’evento sui tre giorni – insieme al numero di espositori ed ai tanti metri quadrati a disposizione – a permettere un elevato numero di visitatori: le aziende hanno puntato forte sul prodotto in esposizione, sia nel liscio che in miscelazione, senza voler (o dover) forzatamente “andare oltre” in termini di esperienza e coinvolgimento.
Questo è riconducibile a un trend generale riscontrato a Berlino, ovvero quello di una manifestazione molto orientata al business: fiera come occasione fortemente b2b, concepita per incontrare clienti attuali e potenziali, vero e proprio headquarter in cui fissare incontri con importatori, distributori e manager solitamente sparsi in giro per il mondo e quindi meno facilmente accessibili.

Una manifestazione sul mondo bar, dunque, meno show e più convent, utilizzata dai differenti addetti ai lavori come vero e proprio crocevia commerciale: la serietà e professionalità del pubblico riesce a compensare un’atmosfera che a Berlino – a livello cittadino inteso come tessuto connettivo urbano e sociale – risulta meno “calorosa” rispetto ad altri contesti, ma che in questo modo favorisce il focus sul business.
Nulla va comunque tolto a tutte quelle manifestazioni/happening/party che l’organizzazione stimola off-fair all’interno dei più importanti locali di Berlino, coinvolgendo i vari brand in esposizione al BCB – e solo ed esclusivamente di quelli presenti in fiera, che evidentemente percepiscono l’importanza di veicolare le loro attività nei locali anche di sera, senza dispersione e con grande professionalità: a Berlino, funziona così.

Scorrendo il programma della 3 giorni, abbiamo notato che è stata sicuramente minore che in passato l’enfasi sulla programmazione di seminari, incontri e speech di personaggi “di riferimento” nel panorama della bar industry internazionale: interessano i mood, gli argomenti, le evoluzioni e le tendenze, ma interessa meno chi le promuove e illustra. Ciò non toglie che vengano premiate le personalità che hanno portato avanti studi e ricerche e che si mostrano sensibilmente preparate “sul campo”. Viene infatti rispettata l’autorevolezza e l’expertise di chi parla, senza che però debba sventolare capacità o knowledge sacrificandoli all’insegna del brand o in nome della propria visibilità sui social.

Per quanto riguarda il ruolo giocato dal nostro Paese, tantissime le aziende italiane: una bella presenza, che vede anche un buon numero di realtà poco conosciute in Italia. L’obiettivo è legittimo, e più che comprensibile: per alcuni brand, l’affermazione oltre-confine è essenziale, così come la ricerca di importatori che permettono una distribuzione più capillare (e a volte più conveniente) su diversi territori e scenari. Per l’esperienza maturata da Bartender.it, l’affermazione in Italia – precedente a questa fase – resta comunque importante, e non toglie “ambizione” agli imprenditori che tentano di compiere salti importanti all’estero per la propria sostenibilità economica.

In conclusione, Bar Convent 2023 ha rappresentato un altro passaggio epocale a cui Bartender.it guarda con stima e ammirazione in previsione di MIxology Experience 2024, come dimostrano le parole del suo fondatore Luca Pirola:
“…è il mio 12° Bar Convent e anche quest’anno si conferma come punto di riferimento da cui anche noi abbiamo potuto attingere in termini di conoscenze e informazioni, fin dalla sua nascita. La proprietà, rinnovata ormai da qualche anno, è una grande compagnia che sicuramente non è così attenta come i precedenti fondatori al lato romantico e passionale del nostro mestiere; allo stesso modo, anche la vecchia location riporta alla mente ricordi indimenticabili. Sicuramente, però, essendo più orientati al business sanno molto bene cosa va fatto e stanno coinvolgendo ottimamente il mercato. Diciamo che quando vai a Berlino, sai a cosa vai incontro, ovvero ad un’ottima occasione per spunti e contatti professionali reali: poco show, tanto business.”

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