Speed&Taste: il cammino prosegue… veloce!

A Livorno, il successo dello Speed&Taste Challenge porta con sé una certezza: anche le città più piccole hanno da dire in ambito mixology. E ora, tocca a Brescia: il prossimo appuntamento è servito.

Si è appena conclusa la tappa di Livorno dello Speed&Taste Challenge: l’appuntamento di Bartender.it, realizzato in collaborazione con  The Prince Factory, ha riempito gli splendidi spazi dell’Alphonse Club di Livorno anche grazie ad un ospite speciale come Julian Biondi che ha presentato la serata.
Il contest – in cui si è premiato il bartender contemporaneamente più veloce e bravo – si è svolto in parallelo alla quarta tappa di Baritalia 2023, il laboratorio itinerante di miscelazione promosso da Bargiornale.
La Speed&Taste Challenge, vera e propria competizione di speed round bartending, ha visto primeggiare un tris di bartender a cui vanno i nostri più grandi complimenti: Giuseppe Bottone, Michael Impalazzo e Valerio Bartalini.

Il prossimo appuntamento è la tappa di Brescia, che si terrà il 23 ottobre: è già possibile iscriversi scrivendo a speedround@mixologyexperience.it
Nel frattempo, abbiamo fatto due chiacchiere con i ragazzi dell’Alphonse Club, che ci hanno raccontato com’è andata lo scorso 25 settembre. Buona lettura!

Come è andata? Considerazioni a caldo?
Molto divertente, ha creato un bel baccano intorno al bancone, fra interessati del settore e non, anche noi come locale ospitante ci siamo divertiti

Qual è la filosofia che sta dietro al vostro locale? Come si abbina nell’ospitare un evento come la Speed&Taste Challenge?
Siamo un locale che cura in primis il benessere del cliente, cerchiamo sempre di dare quel “feeling di casa”, che rende tuttti maggiormente a proprio agio nel godersi la loro “serata” fuori, ospitare un evento del genere è come invitare degli amici a casa proprio a “sfidarsi” e dare la possibilità anche ai nostri classici avventori di far parte di un qualcosa di divertente e diverso dal solito Club.

Velocità di esecuzione e qualità dei drink sembrano due rette parallele che non si incontrano mai… Eppure sono ugualmente importanti. Come fate a farle conciliare nel vostro locale?
La velocità di servizio va di pari passo con la qualità dello stesso; essendo noi un circolo privato al quale si accede solo dopo aver suonato il campanello e tramite l’accoglienza dall’apertura della porta, fino a quando non si viene accompagnati a sedere (che sia un tavolo o il bancone) abbiamo la possibilità di regolamentare il flusso, per non creare mai lunghe attese nei drink. Logico è pensare che i bartender devono essere più veloci possibile nel far uscire una comanda, ma è altrettanto importante preservare la qualità dei drink durante uno shift che dura 6/7 ore di media. Per giunta, credo che in uno street bar sia più complicato che in un locale come il nostro.

Avete visto tanti bartender all’opera durante la challenge: è una buona occasione per scoprire nuovi possibili talenti?
Direi proprio di si, soprattutto la possibilità di veder lavorare persone che magari non avevamo ancora avuto il piacere di vedere. Magari poi c’è l’intenzione di andare al bancone da alcuni di loro a bere!

Cosa significa (nel bene e nel male) lavorare sulla miscelazione di qualità in una città piccola, fuori dai radar delle capitali del bere come Milano o Roma o Firenze?
Nel bene, hai la possibilità di crescere con più calma, capire meglio il tuo locale e cosa la clientela vuole veramente da te, la possibilità di diventare un riferimento sia cittadino che per la zona limitrofa. Inoltre, più facilmente, la concorrenza è minore rispetto che star dentro una grande città, anche se stimoli concorrenziali arrivano comunque da dovunque. Il lato negativo sta prettamente nei numeri: una città come Livorno ha meno persone che escono la sera rispetto a una come Milano, e meno turismo rispetto a Roma e Firenze; devi davvero saper fare la differenza per la tua città se vuoi avere un lavoro attivo, costante e economicamente sostenibile.

Parliamo di food pairing: un drink che abbinereste ad un piatto tipico della vostra città?
Uno dei primi drink che facemmo nel 2019, il Miscele (Gin, porto, cannella e Spuma bionda), veniva abbinato dai nostri dipendenti col 5&5, classico street food livornese, che di solito viene associato a un bicchiere di Spuma. Ecco, noi ci regalammo un abbinamento alcolico per la “cena pre-turno”.

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